Tesi di laurea di Barbara Pisano: “La scuola elementare di Corea a Livorno. Dal Villaggio scolastico alle prime sperimentazioni.”
INTRODUZIONE
A cinquant’anni di distanza dalla nascita dell’esperienza del Villaggio Scolastico di Corea di Livorno, promossa nel Quartiere, da Don Alfredo Nesi e dai suoi collaboratori, ho ritenuto molto interessante ripercorrere e rileggere quella storia, così complessa e articolata. Essa s’inserisce in un contesto socialmente impegnativo, culturalmente marginale, ma al tempo stesso stimolante e capace di entusiasmo e di partecipazione. In questo lavoro, ho cercato d’indagare sui molteplici aspetti educativi, culturali, sociali, religiosi e civili che l’esperienza ha portato con sé e che hanno avuto un ruolo determinante nella promozione culturale del Quartiere. Ho ritenuto giusto dedicare un “focus”, un’attenzione particolare all’esperienza educativa, cercando di ricostruire la genesi, le diverse fasi di crescita, gli apporti innovativi che essa ha avuto, ma anche le intrinseche debolezze. Ho cercato di evidenziare l’importanza delle iniziative didattiche promosse dalle scuole del Villaggio Scolastico dando la parola, attraverso le interviste, ai testimoni autentici di quelle realtà. Onde evitare una rilettura dell’esperienza a scapito di una visione storico-critica, mi è parso necessario evidenziare i punti di convergenza tra le testimonianze orali e le fonti dell’archivio di don Alfredo Nesi conservato presso l’omonima fondazione, sorta nel 2009, per promuovere la conoscenza dell’opera e del pensiero del sacerdote. L’archivio è piuttosto vasto e ricchissimo di materiale del tutto inedito. Le lettere e i documenti di don Alfredo Nesi, conservati in circa 180 buste, molte delle quali non ancora ordinate, costituiscono un bacino molto interessante di studio, fino ad oggi non ancora completamente esaminato. Oltre a ricorrere ad alcuni di questi documenti di archivio che si sono rivelati particolarmente utili per ricostruire i primissimi anni dell’attività di don Nesi nel Quartiere, ho fatto spesso riferimento ai periodici di cui l’Archivio è molto ricco. I periodici utilizzati sono principalmente tre: “Il Quartiere”, “Il Focolare” e “I Quaderni di Corea.” Tra gli articoli apparsi su “Il Quartiere” è possibile reperire molte informazioni sugli spunti innovativi della Sperimentazione, sulla normativa a tale riguardo, sulle sottoscrizioni del Quartiere per la Scuola Media e sui corsi di aggiornamento per i docenti dei tre ordini di scuola, nell’apposita rubrica dedicata alla “Sperimentazione”. Altro periodico a cui è stato fatto ampio ricorso è “Il Focolare”, foglio dell’Opera Madonnina del Grappa, che costituisce una fonte preziosa di informazioni sulle iniziative condotte da don Alfredo Nesi, sia in Corea che durante il primo periodo fiorentino. I “Quaderni di Corea”, rivista periodica edita dalla Libreria Editrice fiorentina è articolata in sette serie e rappresenta un vasto patrimonio di documentazione sia sugli incontri-dibattito (gruppo: “Il dialogo”) che sulle esperienze didattico-educative (gruppo: “L’educazione”) del Villaggio scolastico. Tra i “Quaderni di Corea” ho fatto particolare riferimento a tutti i numeri del gruppo “L’educazione”, editi tra il 1970 ed il 1979. Per reperire informazioni riguardo all’ultima fase della Sperimentazione: quella in cui il cammino unitario delle tre scuole del Villaggio Scolastico viene consolidato dai Decreti Ministeriali del 16 luglio 1982, del 7 ottobre 1985 e dalla definizione dei Curricoli unitari per la realizzazione dei bienni didattici “cerniera” nell’anno scolastico 1987/88, mi sono servita di una serie di “Quaderni Didattici” dell’Istituzione sperimentale Villaggio scolastico Corea-Livorno, conservati nell’archivio scolastico della vicina scuola media “A. Pistelli”. Flavio Nebiolo, l’ex Preside della scuola media “N. Pistelli”, che negli anni più illuminati della Sperimentazione, in qualità di Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico, ne ha guidato con grande competenza, l’organizzazione e la coordinazione, in occasione del Convegno “Il Villaggio Scolastico di Corea: un’esperienza di eccellenza socio-educativa a Livorno”, che si è tenuto il 18 aprile 2012, nel Centro Civico di Corea, per ricordare il Cinquantenario della nascita del Villaggio Scolastico, ha proposto al Presidente della “Fondazione Nesi” Rocco Pompeo di recuperare dagli archivi scolastici il ricco e stimolante lavoro sopra-citato del periodo 1982-1988, realizzando con i docenti che vi hanno lavorato un ultimo “Quaderno di Corea” come testimonianza, tutt’ora valida di un coerente modello di continuità, che ancora può divenire un contributo fecondo per la Storia di oggi. Ho ritenuto indispensabile documentare la ricostruzione della storia del Villaggio con molte delle foto che sono state rinvenute, l’anno scorso, nell’archivio fotografico della “Fondazione Nesi” in occasione di uno “scavo” coordinato dal Professor Stefano Oliviero ed effettuato da me e da altre quattro studentesse (i nomi sono riportati nella Bibliografia). La ricerca intitolata “L’Opera di Don Nesi in Corea” è stata realizzata in occasione del Laboratorio “Don Milani nella storia della scuola italiana” proposto dall’offerta formativa del Polo distaccato di Livorno della Facoltà di Scienze della Formazione Primaria di Firenze dell’anno accademico 2010/2011. Lo “scavo”, oltre ad aver consentito il montaggio di un CD rom documentativo, che ora fa parte dell’Archivio della Fondazione Nesi, ha permesso la realizzazione della Mostra fotografica “Il Villaggio scolastico di Corea, una tappa importante nella storia educativa della città” (26 ottobre- 15 novembre, Centro civico del Quartiere Corea, Livorno) alla cui socializzazione hanno partecipato alcune scuole di Livorno, usufruendo delle visite guidate proposte da noi studenti del Polo distaccato della Facoltà di Scienze della Formazione. Per quanto riguardo lo “scavo” nell’archivio fotografico, la nostra indagine sul campo è iniziata raccogliendo il materiale da scatoloni pieni di fotografie, accumulatesi nel tempo e da alcuni album che documentano i ricordi di viaggio di Don Nesi. Abbiamo osservato le foto, le abbiamo contate ed abbiamo individuato alcune categorie, come criteri per una prima catalogazione approssimativa. Il nostro conteggio si è fermato a 2500 fotografie, ma il Presidente della Fondazione Rocco Pompeo stima un numero d’immagini sopra le 5000 unità. Dallo “scavo” è risultata un’ipotesi di catalogazione per l’archivio fotografico della Fondazione che ha previsto 5 aree descrittive: Identificazione, Descrizione, Status, Documentazione, Note e compilazione.
Nel primo capitolo, l’obiettivo del mio lavoro è stato quello di ricostruire il quadro storico e culturale italiano in cui si è inserito il Villaggio Scolastico di Corea. Ho cercato di illustrare, soprattutto, i fermenti innovativi che circolavano già da tempo in Italia e che hanno trovato nel Villaggio un’attuazione concreta.
Nel secondo capitolo, la mia trattazione ha riguardato la descrizione delle diverse fasi di crescita del Villaggio. Ho dato ampio spazio alla descrizione del Doposcuola, sottolineandone gli aspetti che lo hanno portato ad evolversi in “Tempo pieno per le Elementari”. Ho cercato di indagare sulle scelte didattiche di questa importante istituzione, molto attiva nel quartiere, che ha consentito di rinnovare, influenzandola profondamente, anche la Scuola Elementare. Attraverso il terzo capitolo ho ripercorso l’evoluzione della Scuola Elementare da scuola “tradizionale” a scuola basata sulla metodologia della ricerca e ne ho evidenziato gli aspetti innovativi: la costruzione di un nuovo curriculum scientifico e di un modo nuovo d’intendere il problema linguistico.
L’appendice contiene le testimonianze orali che ho raccolto tra il Dicembre 2011 e il Maggio 2012, tramite una serie di interviste rivolte a tutte quelle persone che con le loro parole mi hanno aiutato a tratteggiare in maniera “inedita” la realtà del Villaggio scolastico di Corea.